A cura di Vincenza Biondillo – tratto dalla serie a fumetti “The Sandman”
Mediante un azzardato accostamento tra la funzione che hanno le favole nell’arco di tutta la tradizione pedagogica umana e le moderne storie a fumetti, a volte inconsapevoli eredi di tali nobili intenti, ci si propone di analizzarne una tra queste, il Sandman di Neil Gaiman, attraverso la lente delle categorie utilizzate da Propp per le favole tradizionali, con l’aiuto delle interpretazioni di Marie Luise Von Franz e di Bettelheim, e scomodando le quattro categorie del percorso analitico (confessione, chiarificazione, educazione e trasformazione) descritte da Jung nel volume XVI delle sue Opere, “Pratica della Psicoterapia”. L’intento è quello di un’ analisi giocosa condotta alla ricerca di similitudini ed elementi numinosi su un’opera scelta non a caso che porterà inequivocabilmente alla scoperta di parti di noi. E non potrebbe essere altrimenti se , come dice Jung, “il lavoro sull’inconscio va fatto per noi stessi anche se indirettamente andrà a beneficio dei nostri pazienti.”