Rivista riflessi
N.5 / Marzo 2024
N.5 / Marzo 2024
Consulta qui di seguito il sommario completo nel nuovo numero della Rivista e leggi i vari Abstract, cliccando sui titolo di ciascuno.
L’infertilità di coppia e la pma: vissuti emotivi ed esperienze
Di Rebecca Autorino
In questo articolo desidero e desideriamo dare una visione generale sulla PMA e sui vissuti di tante coppie che effettuano questo delicato percorso. La riflessione è basata su anni di esperienza clinica dell’equipe di PMA Omnia Salute di Roma che da anni opera e coopera nel campo dell’infertilità e della fecondazione assistita in Italia ed in Europa. Inizialmente, all’interno della struttura veniva offerto un servizio di ascolto telefonico ed informativo basato sull’assunto che i pazienti che ne sentivano il bisogno potevano chiedere aiuto. Nel corso del tempo e con una serie di importanti cambiamenti all’interno della PMA nel nostro paese, si è fatta chiara la percezione che in questo delicato campo medico non si poteva fare solo questo. Molte coppie e molte pazienti temevano la PMA sino ad arrivare a sensazioni di dolore e paura tali da bloccarsi o da entrare in circoli viziosi di speranza e depressione sempre più chiari. Inoltre, le coppie erano sempre più “vittime” di trattamenti senza sentire il potere pro-creativo e la responsabilità nel percorso. Delegavano ai medici sia l’arrivo del bambino che il funzionamento della coppia stessa facendo rigidi protocolli quasi senza domande o accanendosi in cure e trattamenti con migrazioni da un centro all’altro ed arrivando spesso nelle strutture con diversi trattamenti alle spalle ma senza aver mai avuto informazioni ed accoglienza emotiva. Invece, le coppie che erano alle prime esperienze di PMA ci permettevano di vedere l’evoluzione dei vissuti e della coppia stessa nelle diverse fasi del trattamento sino all’arrivo del bambino. Per tutto questo, dopo anni di osservazione ed accompagnamento delle coppie, anche le figure psicologiche hanno iniziato a farsi strada nella PMA. Oggi è chiaro, osservando il lavoro dei centri di PMA in tutto il mondo, come vi sia una netta separazione tra strutture attente e sensibili anche alla componente psichica, corporea e relazionale della coppia e quelle che funzionano come macchine da guerra senza tener conto di una visione integrata ed olistica della donna e della coppia. Con questo articolo si vuole dare una lettura generale della PMA e delle sue diverse dimensioni integrate affinché sia di aiuto e riflessione per ogni operatore che si ritrova ad accompagnare donne o coppie in questo delicato percorso. L’assunto da cui bisogna sicuramente partire è che serve una stretta e forte cooperazione tra il medico PMA e la figura del terapeuta così come, ancora oggi, serve una sensibilizzazione dei medici ai vissuti emotivi delle coppie ed una formazione e cultura di ogni operatore nel campo alle informazioni ed ai vissuti delle coppie in questo delicato percorso.
Fecondazione assistita omologa ed eterologa a confronto
La sterilità di coppia è una malattia in continuo aumento. La medicina in questi anni per porre freno alla denatalita che ne consegue e per correggere tale patologia ha affinato sempre di più le tecniche. Le prime procedure efficaci sono state le tecniche di procreazione in vitro omologhe.
L’aumento dell’eta’ media delle donne che ricercano una gravidanza ha indotto la medicina ad adoperare gameti esterni alla coppia. Tali tecniche hanno permesso a molte coppie con donne al di sopra dei 40 anni di ottenere la gravidanza, ma per venire incontro anche alle coppie che non desiderano il ricorso a gameti provenienti da banche, è nata una nuova branca della medicina ovvero la medicina rigenerativa per la fertilità di coppia.
L’amore congelato
Il caso clinico vuole mettere in luce le difficoltà che sempre più pazienti vivono nella costruzione e progettualità all’interno delle proprie relazioni affettive.
La storia clinica racconta di un bivio, di scelte da assumersi, se lasciare il proprio partner o farci un figlio, due posizioni diametralmente opposte come se “avere un figlio” a un certo punto della propria vita sia una tappa imprescindibile e obbligata.
L’obiettivo terapeutico si è basato proprio sulla possibilità di poter sperimentare ed esplorare la spinta che porta a voler una gravidanza anche quando sono messi a dura prova i sentimenti che si provano nei confronti del proprio partner.
Ho accompagnato la paziente anche quando la vita le ha mandato dei chiari segnali che non tutto è controllabile, anzi, e bisogna fare i conti con i limiti fisici.
È stato un viaggio che ha attraversato temi profondissimi e ombre: il tema della maternità, della separazione dalla propria madre e dall’ assumersi la responsabilità della propria vita da donna adulta e dei propri limiti.
Desiderio di fare famiglia
L’autrice presenta il caso clinico di Emilia, paziente emotivamente alfabetizzata che ritorna in terapia perché non rimane incinta. Riprendendo le fila del precedente viaggio, ora, paziente e terapeuta ne compiranno un altro, entrare nel ‘desiderio di avere un figlio e fare famiglia’. Attraversare ‘l’infertilità generativa’ e ‘accettare l’aiuto della scienza medica’ cercando di far convergere il sapere ed il desiderio di tutti per la realizzazione, in questo caso, possibile, del suo/loro sogno di famiglia.
Il caso di Marika: amami ad ogni costo
Ho scelto questo caso clinico poiché racchiude in sé un intero, lungo e delicato lavoro e poiché rappresenta diverse aree e sfumature che quotidianamente si ritrovano nelle pazienti che fanno PMA. Marika, infatti, parte da una storia di depressione e vaginismo che si lega a Giorgio, a sua volta con temi di depressione nascosti sotto una corazza fatta di sicurezza e determinazione. La storia di coppia avanza sino alla ricerca del figlio ad ogni costo, che viene poi stroncata dalla malattia di Giorgio, il Parkinson. Una serie di dinamiche nella coppia, insieme ad eventi non normativi, lasciano il posto a lotte di potere tra i due coniugi, a vissuti distruttivi ed alla ricerca disperata di qualcosa che cambi il finale del romanzo da cui Marika e Giorgio sono partiti individualmente, ed anche la coppia stessa! Uso appositamente il tema del romanzo poiché è stata la tecnica usata nel lavoro di gruppo con la collega, Francesca Fulceri, presso la Clinica Omnia Salute di Roma nella quale sono responsabile psicologa. Marika e Giorgio hanno partecipato al gruppo a dicembre 2018. In coppia hanno fatto un tentativo di psicoterapia con una collega nel 2019 mollando dopo sette sedute. Successivamente, Marika ha iniziato la sua psicoterapia personale con me (dal 2020) ed attualmente hanno iniziato in parallelo un percorso di terapia di coppia in concomitanza agli sviluppi avvenuti in lei e nella coppia.
Incontrando Me: esperienze di gruppo
L’articolo nasce da un’esperienza iniziata nel 2017 quando, in collaborazione con la collega Rebecca Autorino, responsabile dell’area psicologica della clinica Omnia Salute di Roma, abbiamo sviluppato il progetto pilota IncontrandoMe, rivolto a tutte quelle persone che si confrontano con la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) e che necessitano di uno spazio di accoglienza e ascolto. La proposta di partecipare ad un gruppo di incontro e sostegno rientra in un’attività più ampia che comprende l’intervento psicologico di sostegno alle coppie e ai singoli che accedono al percorso di PMA su tre livelli:
– Alcuni incontri di coppia al momento della richiesta di aiuto presso un centro di PMA;
– Incontri di gruppo in cui si condividono con altre coppie i vissuti partendo non dalla PMA
in sé ma dalla propria storia di vita;
– Incontri individuali di sostegno.
Questo intervento viene proposto a tutti i centri che si occupano di Fecondazione Assistita in quanto abbraccia la complessità dei vissuti che contraddistinguono questo evento.
L’Autrice presenta un modello di lettura e di trattamento che considera la difficoltà o l’impossibilità a concepire/generare un figlio come la rappresentazione sintomatologica inscritta in un corpo fisico che riflette e si riflette su un corpo psichico sottostante.
Incontrando Me: esperienze di gruppo
L’articolo nasce da un’esperienza iniziata nel 2017 quando, in collaborazione con la collega Rebecca Autorino, responsabile dell’area psicologica della clinica Omnia Salute di Roma, abbiamo sviluppato il progetto pilota IncontrandoMe, rivolto a tutte quelle persone che si confrontano con la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) e che necessitano di uno spazio di accoglienza e ascolto. La proposta di partecipare ad un gruppo di incontro e sostegno rientra in un’attività più ampia che comprende l’intervento psicologico di sostegno alle coppie e ai singoli che accedono al percorso di PMA su tre livelli:
– Alcuni incontri di coppia al momento della richiesta di aiuto presso un centro di PMA;
– Incontri di gruppo in cui si condividono con altre coppie i vissuti partendo non dalla PMA
in sé ma dalla propria storia di vita;
– Incontri individuali di sostegno.
Questo intervento viene proposto a tutti i centri che si occupano di Fecondazione Assistita in quanto abbraccia la complessità dei vissuti che contraddistinguono questo evento.
L’Autrice presenta un modello di lettura e di trattamento che considera la difficoltà o l’impossibilità a concepire/generare un figlio come la rappresentazione sintomatologica inscritta in un corpo fisico che riflette e si riflette su un corpo psichico sottostante.
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