Rivista riflessi

N.4 / Gennaio 2023

N.4 / Gennaio 2023

Consulta qui di seguito il sommario completo nel nuovo numero della Rivista e leggi i vari Abstract, cliccando sui titolo di ciascuno.

La Gestalt Analitica e la psicoterapia di gruppo ad oggi

Di Francesca Fulceri e Elisa Mori

A più di trent’anni dalla nascita della psicoterapia della Gestalt Analitica le Autrici si interrogano sugli sviluppi e declinazioni che tale modello ha avuto nell’evoluzione della psicoterapia di gruppo.
Nel testo “La gestalt analitica una via per l’individuazione” pubblicato nel 1987 G. Donadio e S. Carta descrivevano lo schema ottimale del processo terapeutico suddividendolo in una seduta individuale, una seduta di gruppo e una seduta individuale, oggi con il passare del tempo, con l’esperienza acquisita ed il confronto dove si è arrivati? La dialettica tra l’individuo e il collettivo rappresenta uno dei fattori più importanti dello sviluppo psichico, il processo di individuazione, infatti, si pone in un rapporto dialettico con il collettivo esistente.
Nel gruppo i simboli e le immagini, significanti di nuove istanze psichiche, si incontrano con l’altro in carne ed ossa, si incarnano ed entrano in relazione, incontrandosi in un tempo esatto e in una cornice definita con un linguaggio diretto e senza interpretazioni, ma legato alle emozioni ed al corpo.

Supervisione in gruppo

Di Elisa Mori e Rosa Spennato

Le autrici riflettono sul metodo della Supervisione in gruppo, che si sono ritrovate fra le mani, dopo anni di esperienza di lavoro clinico e di formazione all’interno della cornice teorica della Gestalt Analitica e della scuola di Formazione IGA/CSP (Istituto Gestalt Analitica/Centro Studi Psicosomatica).
L’intento in questi decenni è stato quello di connettere le conoscenze nel processo esperienziale e creare un’elaborazione teorica ed un metodo in continua evoluzione.

Il gruppo gestalt - analitico in un campo sensoriale: modalità e creatività

Di Letizia Bonelli e Silvia Savini

Le autrici pongono l’attenzione sull’importanza del Suono, della Luce e dello Spazio nella terapia di gruppo gestalt-analitica, in particolare, su come l’uso creativo di questi tre strumenti permetta di realizzare delle condizioni che facilitano ed intensificano i lavori che vengono proposti ed attuati in gruppo. Jung ha sempre sottolineato come la Musica affiori dall’inconscio ed agisca su di esso. La luce e le sue variazioni e colori sono dei potenti induttori di stati emotivi. Lo Spazio viene considerato sia per quanto concerne la dimensione che nella sua accezione di ‘campo’. Viene introdotto l’uso della Scultura come tecnica da utilizzare non solo per visualizzare le relazioni familiari ma, all’interno del gruppo, anche per lavorare sui sogni e costellare le strutture archetipiche.

Il setting di gruppo nel trattamento comunitario delle addiction tra imposizioni e negoziazioni: creazione e mantenimento di un setting interiore

Di Vincenzo Grenci, Federica Raimondo, Paola Rea

Il contributo si pone l’obiettivo di evidenziare gli aspetti oggettivi e soggettivi del setting di gruppo in un contesto istituzionale di cura delle addiction. Gli autori, alla luce dell’esperienza di un gruppo terapeutico condotto da diversi anni e secondo le linee guida e i riferimenti teorici della Psicoterapia Gestalt Analitica e dell’Analisi Transazionale, mirano a evidenziare quanto l’imago del gruppo, che si sviluppa nei singoli membri, sia importante nella definizione di setting e quanto lo siano anche le regole impartite concretamente e in modo chiaro. Ciò che sembra dare continuità al processo di gruppo è soprattutto il setting interiore, ovvero, la disposizione interna relativa all’immagine che si ha del gruppo, all’incontro con l’altro e al pensiero di un tutto circoscritto da regole e da spazi, che sono sia oggettivi che soggettivi. Infatti, anche gli aspetti oggettivi del setting stesso sono fondamentali al fine di creare l’immagine interna del gruppo; ciò è emerso, in particolare, nel primo periodo pandemico dove, venendo meno tali presupposti, il setting interiore non ha retto in modo adeguato. Il seguente scritto, ha quindi il desiderio di descrivere il setting come un processo di negoziazione, interiorizzazione e narrazione.

Riflessioni aperte sul contatto fisico in Gruppo Gestalt-Analitico

Di Michela Filipponi

Nel gruppo Gestalt-Analitico, a fianco delle attrici e degli attori impegnati nei lavori personali, può accadere che entri in scena il contatto fisico, come una spalla silenziosa e saggia. Questo contatto lo intendo come una partecipazione fisica che io stessa ho sperimentato in gruppo; è un’evidenza che più volte ho osservato e che chiama la mia curiosità. Qui rifletto sul valore simbolico di questo fenomeno; mi chiedo quali possano essere i bisogni trasversali che muovono al contatto fisico tra i partecipanti pazienti, quali le funzioni affidate a questa dimensione corporea nel momento stesso in cui si presenta durante il ciclo di contatto di un lavoro.

Il potere della scrittura nel gruppo: il laboratorio di Scrittura Emotiva “ScriverEmozioni”

Di Nicoletta Suppa

La scrittura è un mezzo espressivo che racchiude in sé due possibilità di espressione: quella creativa e quello proiettiva. Chi scrive crea contenuti che esprimono emozioni attraverso riflessioni o immagini che vengono tradotte in parole, allo stesso tempo lo scrittore proietta parti di sé nel suo racconto. Lo strumento della scrittura può diventare un valido aiuto al processo di autoconsapevolezza, ancor più se guidato dall’occhio di un terapeuta. Il processo di proiezione, sempre attivo nel nostro vivere relazionale e interno, rappresenta uno strumento di conoscenza di sé quando viene interpretato. Tale interpretazione è possibile in un percorso di analisi personale, che può avvenire in un contesto psicoterapeutico individuale o di gruppo.

Immagini ed emozioni

Di Elisabetta Bernardi

Le immagini permeano ogni aspetto della nostra vita. Sono rappresentazioni simboliche di emozioni, vissuti ed esperienze che partecipano alla creazione della nostra identità.
Attraverso le fotografie, possiamo entrare in contatto con le nostre emozioni più nascoste e scoprire nuovi aspetti di noi stessi. Attraverso la condivisione di questa esperienza in gruppo possiamo usufruire di una esperienza di consapevolezza maggiore e più immediata.

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