Gruppi di lavoro

AVVISO

Per poter entrare a far parte di un gruppo di lavoro, i soci devono contattare direttamente il coordinatore del gruppo. Le due condizioni da rispettare, comuni a tutti i gruppi sono: essere in regola con il pagamento della quota associativa e non superare il numero di tre assenze alle riunioni di gruppo.

Gli stati alterati di coscienza e la Gestalt Analitica

L’obiettivo del nostro gruppo di lavoro è di mettere a fuoco potenzialità terapeutiche e rischi delle esperienze di stati alterati di coscienza, e di inquadrarle nell’ambito del modello Gestalt Analitico.
Dopo i primi tentativi degli anni ‘60 di studiare gli effetti terapeutici degli stati alterati di coscienza, rovinosamente stroncati sul nascere, è da alcuni anni che si è ripreso a studiarli seriamente, anche in ambito clinico, e addirittura a parlare di “rinascimento psichedelico”, grazie ai promettenti risultati che si stanno registrando, prevalentemente in ambito psichiatrico, con la somministrazione di questi misteriosi composti chimici.
Parliamo di stati alterati di coscienza piuttosto che di farmacologia essenzialmente per due motivi: in primo luogo perché esistono numerosi altri modi di sperimentarli, dalla meditazione all’ipnosi, alla psicoterapia stessa (molti colleghi avranno sperimentato momenti del genere con i propri pazienti), esistono una varietà di pratiche che possono elicitarli. In secondo luogo perché uno degli aspetti più sorprendenti di queste sostanze è che gli effetti terapeutici sembrano avere molto più a che fare con l’esperienza che suscitano piuttosto che con il composto chimico: chi assume la sostanza ma non sperimenta l’esperienza “mistica” tende ad avere effetti minimi o a non averne affatto anche da un punto di vista di salute mentale.
Studiare e comprendere meglio questo fenomeno, inquadrarlo nel modello Gestalt Analitico, valutarne in modo informato criticità e potenzialità, è a nostro avviso un’opportunità da cogliere. Inoltre crediamo che si presenterà sempre più l’esigenza di avere una prospettiva informata al riguardo, che sia favorevole o contraria, per poter gestire con cognizione di causa situazioni in cui per qualsiasi ragione emerga questo tema.
Il gruppo di lavoro sarà uno spazio in cui iniziare ad esplorare il tema e individuare gli aspetti che ci possono essere più utili, quanto meno nel darci gli strumenti per relazionarci con pazienti che abbiano fatto tali esperienze e aiutarli nel processo di integrazione.
Infine, proprio per la sua natura fortemente fenomenologica, credo che ci sia un ampio spazio di esplorazione in ambito psicoterapico, ancora più che in ambito psichiatrico, e che proprio il modello Gestalt Analitico sia particolarmente adatto all’inquadramento di questa esperienza e dei suoi effetti sulla psiche.

Referente del gruppo: Mario Roffi
Membri: Francesca Passerone, Sabrina Fronzi, Giovanna di Carlo, Benedetta Meloni, Eleonora Visalli.

“Confluenze creative” Gruppo di ricerca Cinema e Gestalt Analitica

Il gruppo si costituisce nel 2019 per l’esigenza di produrre sul modello integrato, partendo dall’interesse per le immagini e in particolare per il cinema.

Durante il secondo anno della Scuola di Specializzazione ogni allievo lavora sull’analisi di stampo analitico di un film, quindi nel corso degli anni l’I.G.A. ha collezionato numerosi elaborati sul cinema. Il gruppo nasce proprio con l’obiettivo di valorizzare e trasformare questo patrimonio in materiale di studio per la formazione in Gestalt Analisi. L’idea del progetto è creare una trama più ampia dalle singole analisi dei film per arrivare a un tertium, un prodotto che è “più della somma delle parti”. Quindi abbiamo raccolto parte di questo materiale e iniziato a scrivere nuovi testi: dai lavori individuali a un’analisi trasversale.

Nell’autunno del 2020 abbiamo inaugurato la newsletter Confluenze Creative per diffondere in maniera smart e cadenzata l’andamento della ricerca, le nostre idee e le riflessioni. Il primo ciclo di newsletter si occupa del tema degli elementi. Ogni lavoro si basa sull’approfondimento della letteratura contemporanea riguardo la Psicoterapia della Gestalt, la psicologia analitica e un’indagine sui film che meglio si prestano a costruire e condividere il valore di una psicoterapia integrata.

Alcune domande che guidano la nostra ricerca sono: come ci sentiamo guardando un film? Qual è la differenza tra generi, stili, contesti filmici diversi? In che modo un film può aiutare la persona a contattare alcuni temi, vissuti, esperienze? Come possiamo utilizzare il cinema per parlare di psicoterapia integrata? Come possiamo utilizzare il cinema per la cura della persona?

Coordinatrice del gruppo: Maristella Nitti
E-mail: maris.nitti@gmail.com
Membri: Simona Di Stefano, Carmela Calò.

Psico- Somatica in Gestalt Analitica

Il gruppo di ricerca Psico-Somatica in Gestalt Analitica, nasce con l’obiettivo di porre l’attenzione su quello spazio, il trattino della parola psico-somatica, che sta lì come se, allo stesso tempo, separasse ed unisse Psiche e Soma.

Si vuole dedicare a mettere in luce quanto nella relazione tra psiche e soma, come tra terapeuta e paziente, il sintomo psicosomatico diventi l’occasione per “urtare” (syn-piptein) il corpo, ed anche “ac-cadere” tra il corpo del terapeuta e del paziente, affinché il corpo possa ascoltare, contenere e manifestare ciò che altrimenti non è rappresentabile come contenuto psichico.

Il Corpo allora, come lo spazio tra terapeuta e paziente, diventa un’ àncora dove poter “stare” in senso gestalt -analitico affinché sia possibile trovare luoghi, limiti, confini nella cui esperienza di contatto poter fare emergere intenzionalità, consapevolezza, immagini che emergono dallo sfondo/psiche e vanno in figura/corpo.

Lo stare in contatto con “il sintomo” nello spazio della relazione terapeutica, ma anche nella diversa consapevolezza della relazione tra Psiche e Soma, modula il percorso da una modalità regressiva come il sintomo, verso una modalità progressiva come il simbolo. In tal senso lo spazio tra paziente e terapeuta, come il trattino, può essere inteso come un tertium, un luogo simbolico dove poter fare esperienza delle modalità di contatto che “ac-cadono” nel corpo del paziente sintomo, lasciando che “avvengano”, “co-incidano” (syn-piptein), come immagini possibili che emergono in figura e che, attraverso la funzione del simbolo, consentano al paziente di com-prendere, prendere con sé, quanto prima dissociato dalla coscienza.

Il potersi sentire consapevoli nell’ essere psicosomatico, non risponde dunque ad un generico quanto indefinito argomento olistico dell’Esistere, ma diviene una parte costitutiva di un “come” di un “quando” del percorso individuativo.

Pertanto il gruppo si propone di lavorare approfondendo lo studio della “Psicosomatica”, assumendo come propria base di partenza quanto Winnicott diceva a tal proposito, già nel 1964, in occasione della Conferenza tenuta presso la Società per la Ricerca psico – somatica : “… la malattia nel disturbo psicosomatico, non è lo stato clinico espresso in termini di patologia somatica o di funzionamento patologico (colite, asma, eczema cronico), la vera malattia è la persistenza di una scissione, o di dissociazioni multiple, nell’organizzazione dell’Io del paziente … le forze in campo nel paziente sono terribilmente forti… “.

Il gruppo si propone di lavorare attraverso incontri di intervisione su casi clinici, dalla cui condivisione e discussione possano emergere spunti di conoscenza, esperienza, ricerca.

La domanda come gruppo di Gestalt-Analitica si pone nel poter individuare modalità e tecniche di lavoro in psicoterapia sulla base del processo figura/sfondo come sintomo/simbolo, che possano divenire spunti di conoscenza, spunti di approfondimento, spunti di confronto.

Coordinatore e referente Aiga: Elisa Mori
E-mail: elisamori1@gmail.com
Membri: Gabriella Lorenzi, Francesca Piccolo, Arianna Papale, Maddalena Micheli, Maria Lettieri, Carmela Zurzolo.

La Sedia Vuota e La Sedia Piena

Le esperienze cliniche individuali sulla Sedia Vuota hanno consentito al gruppo di lavoro di approfondire il concetto ed ampliare il contesto nel setting individuale. I cambiamenti apportati al setting, con un diverso uso dello spazio e della posizione del terapeuta, aiutano ad evidenziare di più l’aspetto riflessivo e profondo degli accadimenti, della relazione tra le parti e dell’osservazione del corpo in movimento, permettendo, attraverso il dialogo, l’incontro tra le polarità e favorendo il processo di integrazione che può essere inteso come attivazione della funzione trascendente.
Con questo fondamentale strumento di lavoro in Gestalt Analitica si pone l’attenzione al gioco sottile che si attua tra i diversi livelli delle immagini interne, per renderne possibile il confronto e sottolineare i temi nodali nel processo d’individuazione.

Coordinatore del gruppo: Rosa Spennato
E-mail: rosa.spennato@gmail.com
Membri: Vincenzo Andaloro, Rebecca Autorino, Giulia Compagnoni, Francesca Fulceri, Giorgia Iannarelli, Laura Mangiagli, Francesca Piccolo, Rosa Spennato, Brunella Speranza, Carmen Viccaro.

Locandina seminario 2013
Locandina seminario 2016

Saper Fare Terapia

Il Gruppo di lavoro “Saper Fare Terapia” è nato dal bisogno costante che, come terapeuti, abbiamo di riflettere su noi stessi e sul nostro stare in terapia. Non vogliamo creare manuali o decaloghi ma essere un gruppo di lavoro che propone riflessioni e confronto tra i soci Aiga per alimentare una crescita personale e professionale continua.

Lo spazio, il tempo ed il luogo della terapia insieme ai vissuti del terapeuta e paziente sono il campo in cui si gioca la relazione e sono l’oggetto della nostra ricerca. Partendo dalla clinica proveremo a collegarci agli aspetti della teoria della tecnica legati al nostro modello.

Coordinatore del gruppo: Gabriella Lorenzi
E-mail: dott.lorenzigabriella@gmail.com
Membri: Stefano Alessandrini, Silvia Savini, Rosa Spennato, Carmen Viccaro.

Sito AIGA

É il gruppo che si occupa dell’aggiornamento e della gestione del sito. Per informazioni scrivere all’indirizzo aigasegr@gmail.com

Responsabile: Sabrina Fronzi
E-mail: aigasegr@gmail.com

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