Nel mondo delle psicoterapie i lavori teorici contribuiscono a chiarire il modello di riferimento. Essi mostrano l’evoluzione, la dialettica, la vitalità interna ad ogni modello, consentono il confronto così come il contributo critico.
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Le competenze dello psicoterapeuta
Cari colleghi negli ultimi dieci anni finalmente ci stiamo interrogando a livello Europeo e anche italiano sulla necessità che ogni professione si definisca in base alle competenze che la contraddistinguono.
Questo ha riguardato anche la professione dello psicoterapeuta che sovente si è prestata a contaminazioni poco “competenti”.
Nel 2011 FIAP ( Federazione Italiana di Psicoterapia) e CNSP ( Centro Nazionale delle Scuole di Psicoterapia) hanno creato una apposita commissione e promosso un progetto di descrizione delle competenze dello Psicoterapeuta facendo seguito all’analogo lavoro avviato nella European Association for Psychoterapy.
Il risultato di questo lavoro ha prodotto un primo documento sulle competenze di base dello psicoterapeuta che a suo tempo vi è stato inviato e che è consultabile cliccando qui.
Il passo successivo di questa elaborazione è la definizione delle competenze specifiche e differenti dello psicoterapeuta, nei vari modelli teorici.
L’Aiga è presente con un gruppo di lavoro oramai da circa un’anno e mezzo nella Commissione sulle Competenze Specifiche FIAP, ci poniamo l’obiettivo di aggiornare i colleghi su quanto fatto fino ad ora in quanto riteniamo questo tema profondamente fondante la nostra professione è necessario da conoscere.
Documento sulle competenze specifiche dello Psicoterapeuta.
F.Fulceri, N. Aricò, E. Mori.
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Le radici affettive ed immaginative del Sé
La platicità del Sé. Un approccio neuropsicodinamico – di Antonio Alcaro
Il primo è un articolo pubblicato su “Studi Junghiani” numero 37-38 (2013), l’altro è un capitolo di un libro pubblicato per la casa editrice Mulino dal titolo “La platicità del Sé. Un approccio neuropsicodinamico”. Il capitolo scritto in collaborazione con Panksepp ha invece come titolo “Le radici affettive ed immaginative del Sé”.
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IL SOGNO
seminario condotto dal dr. Giandomenico Cortellesi e il dr. Robert Mercurio
Roma, 8 giugno 2012
“IL TITANICO: OVVERO LO SMISURATO. L’OLIMPICO: OVVERO IL MISUTATO”
seminario tenuta dalla Dr.ssa Camilla Albini Bravo
Roma, 18 febbraio 2012
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RIFLESSIONE JUNGHIANA SULLA RELIGIONE
Seminario tenuto dal dr. Devescovi
Roma, 3 Dicembre 2011
LUCE DAI BUCHI NERI. Una lettura gestaltica dell’esperienza depressiva grave.
Seminario tenuto dal dr. G. Francesetti
Roma, 12 Novmbre 2011
abstract a cura della dr.ssa F. Tucci
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Le vibrazioni del corpo
La musicoterapia incontra la psicoterapia (abstract)
Il seminario del 3 dicembre rientra nel ciclo “Le artiterapie” ed ha rappresentato per l’Aiga il primo evento fuori porta. Questa giornata è stata fortemente voluta dalla socia dr.ssa Alessandra Schietroma a Frosinone.
L’Arte dell’incontro
Storia, contenuti e metodi dello psicodramma
Resoconto del seminario svolto il 17 Aprile 2010 Renata Biserni, affermata attrice di successo successivamente laureatasi in psicologia svolge oggi attività di psicologo clinico, apre il seminario sul tema dello psicodramma “L’arte dell’incontro” presentando se stessa e chiedendo ai partecipanti, una quarantina di persone, di fare lo stesso, includendo nella presentazione qualcosa che solitamente non si direbbe mai di sé.
Paolo Migone
La diagnosi in Psicanalisi: presentazione del PDM (Psychodynamic Diagnostic Manual)
Nel numero 4/1983 di Psicoterapia e Scienze Umane, col quale si voleva sollevare un dibattito sulla diagnosi e sul rapporto tra psichiatria e psicoanalisi, era stato presentato, come un esempio di diagnosi psicoanalitica, il metodo della “intervista strutturale” di Kernberg (1981) e, come un esempio di diagnosi descrittiva, era stato presentato – in anteprima per l’Italia e con la prima revisione della letteratura pubblicata a livello internazionale – il DSM-III dell’American Psychiatric Association (Migone, 1983a, 1983b). Ne seguì un dibattito (Galli, 1984; Lai, 1984a, 1984b, Zanuso, 1984; Battaggia & Furlan, 1984; Melega & Neri, 1984; Migone, 1985; ecc.) e, un decennio dopo, una presentazione più approfondita dei problemi metodologici della diagnosi descrittiva in occasione dell’uscita del DSM-IV, con una intervista a Spitzer, capo della task force del DSM-III (de Girolamo & Migone, 1995).
Paolo Migone
La diagnosi come mappa del viaggio della psicoterapia
La metafora del viaggio è molto usata in psicoterapia, nel senso che la psicoterapia può essere raffigurata anche come un percorso, un’esplorazione dentro a noi stessi, al cui termine ritorniamo a casa arricchiti di esperienze e diversi da quelli che eravamo prima, possibilmente “guariti”. Il mito del pellegrinaggio è un tipico esempio: allo scopo di ottenere una grazia o di essere miracolato il pellegrino percorre distanze anche lunghissime (sappiamo tra l’altro che il faticoso viaggio che intraprende può far parte del segreto meccanismo della guarigione, anzi forse ne è l’essenza, perché viaggiando conosce posti nuovi e gente nuova, fa esperienze “correttive”, ecc.). E in un viaggio ci serviamo di mappe: nella psicoterapia una di queste mappe può essere la diagnosi. La diagnosi in psicoterapia però è sempre stata oggetto di accesi dibattiti, ne è prova anche questa sessione in cui scuole diverse si confrontano sui rispettivi modi di concepire la diagnosi.